Fu
un celebre compositore e poeta dell’Ars Nova fiorentina. Nacque a
Fiesole intorno al 1330 e fu soprannominato in diversi modi: Magister
Franciscus Caecvus, Cecco dei ciechi o ancora il Cieco degli organi. Suo
padre, Jacopo del Casentino era un pittore, e il giovinetto fu
introdotto alla pittura prima di dedicarsi completamente alla musica.
Sembra suonasse magistralmente l’organo, ma anche il liuto, la chitarra e
il flauto. Sulla sua pietra tombale, in San Lorenzo a Firenze il
compositore è rappresentato con il suo piccolo organo. Aveva qualità di
eccellente improvvisatore e di organista che gli valsero una corona di
lauro ricevuta dal re di Cipro a Venezia. Interessante osservare che
nella giuria che dono la corona di lauro vi era Francesco Pettarca.
Esercitò la sua attività di organista nella chiesa di San Lorenzo a
Firenze e nel 1375, ottennne anche un
incarico a San giovanni. Morì a Firenze il 2 settembre 1397. Tanto era
amato che anche Dante lo citò nella divina commedia. Landino fu al tempo
stesso musicista e poeta. E’ autore di 154 opere a due e a tre voci
dove cura con meticolosa perizia la declamazione e l’ornamentazione del
testo poetico comprerndente numerosi melismi. I suoi Madrigali sono
composti nel modo del mottetto francese. Inoltre è il creratore della
Ballata italiana che ha concepito a due e a tre voci invece di una sola.
E’ da notare che nei brani a tre voci la parte superiore è quella
cantata mentre nelle inferiori richiede una traduzione strumentale.
Appare come il miglior rappresentante dell’Ars Nova italiana e come il
principale rappresentante dello stile fiorentino del Trecento.
7 commenti:
Anonimo
ha detto...
LA MUSICA NEL MEDIOEVO
Il medioevo è il periodo della storia europea successivo al declino dell'impero romano d'Occidente nel 476 d.C. e finisce con la "scoperta" dell'America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492d.C. si divide in alto medioevo, che va dal 476 al 1000 d.C., e basso medioevo, che va dal 1000 al 1496 d.C. Le chiese erano importanti centri di cultura medievali. Di conseguenza, anche la musica occupava un posto di rilievo in esse. la forma dell’ edificio era stata studiata apposta in modo tale da far sentire la musica in tutta la chiesa. Cantavano i monaci seduti sul coro, posizionato sull'abside dietro l'altare. La caratteristica essenziale di questi monaci era quella di essere bravi cantori e soprattutto dovevano avere una buona memoria poiché la musica non era scritta, ma veniva trasmessa oralmente. Papa Gregorio VII (VII-VIII sec.) stabilì, con la sua opera riformatoria, che i cristiani di tutto il mondo dovevano celebrare le stesse feste e celebrare anche la stessa messa. Per cui schiere di amanuensi dovettero darsi da fare per immensi testi, compresi i canti che dovevano essere gli stessi per tutti. Questi vennero chiamati canti gregoriani e, come prima, venivano imparati a memoria dai monaci. Uno dei problemi fondamentali era però quello di trascrivere la “musicalità” stessa dei brani, infatti non esisteva ancora un sistema di trascrizione della musica. Allora incominciarono a comparire sopra le parole dei semplici segni che indicavano l'alzarsi e l'abbassarsi della voce: questi segni vennero chiamati neumi. In seguito comparve una linea che li delimitava: se questi erano posti al disopra la voce era alta, mentre se erano posti al disotto la voce era bassa. e quando i neumi dovevano essere più bassi o più alti degli altri? Allora iniziano a comparire più righe (massimo sei). I manoscritti, comunque, non si limitavano solo a scrivere la musica, ma erano anche abbelliti da raffinate e complicate miniature. Si arriva così al 1200-1300 in cui viene creata una notazione musicale simile alla nostra. Una delle differenze era però l'uso delle note quadrate: per coloro che le trascrivevano, infatti, era più comodo disegnare una nota quadrata che rotonda. Una delle novità della musica medievale sono gli esperimenti dei musicisti di suonare più melodie assieme per esempio suonando contemporaneamente con la bocca due flauti: la polifonia. Di solito la cornamusa, uno strumento di origine araba, eseguiva una nota fissa che accompagnava tutta la melodia. In seguito vennero elaborati dei principi da parte dei compositori della cattedrale di Notredame e di Parigi che permettevano di eseguire una polifonia più raffinata e più melodica. La musica era suonata anche nell'interno dei castelli. A volte sugli spalti c'erano fanciulle che cantavano e ballavano, allietando la vita di corte. Momenti di musica erano ad esempio l'incoronazione, i matrimoni e i banchetti. I cantori, all'interno delle corti, mettevano al centro delle loro musiche l'amore. Durante le danze, la musica era suonata in particolare con trombe lunghe, d'ottone e in legno ad ancia. Il più famoso compositore di balli era Giuseppe Landino, cieco dalla nascita e musico ufficiale della città di Firenze. La musica era suonata anche nelle strade, benché fosse più legata alla segnalazione. Infatti era suonata, ad esempio, quando si proclamavano editti, nelle processioni e nel cammino dei carcerati. Esistevano anche le confraternite laudesi il sui scopo era quello di raccontare i vangeli in volgare e non in latino per farsi capire ed essere efficaci. cantavano laude raccontando di solito i fatti della vita di Gesù. Poi si fermavano e, una volta assegnate le parti, recitavano per le strade degli piccoli "spettacoli teatrali". Anche durante la guerra la musica, quella delle trombe, era suonata. Gli strumenti principali erano l'olifante, la viella, il liuto, la ribeca e il corno (usato anche come flauto). NICOLA ROTOLO IH
Alice 1A Questa, come ultima musica del medioevo, la trovo molto soave. L'inserimento improvviso delle voci femminili è bellissimo. arrivano poi anche le voci maschili che si contrappongono, ma insieme sono veramente molto belle.
in questa melodia le voci contribuiscono a rendere più bello il suono prodotto.infatti penso che siano le voci stesse la bellezza della melodia ma anche gli strumenti, il tutto è molto allegro.
in questa melodia le voci contribuiscono a rendere più bello il suono prodotto.infatti penso che siano le voci stesse la bellezza della melodia ma anche gli strumenti, il tutto è molto allegro. VIRGINIA PES 2A
7 commenti:
LA MUSICA NEL MEDIOEVO
Il medioevo è il periodo della storia europea successivo al declino dell'impero romano d'Occidente nel 476 d.C. e finisce con la "scoperta" dell'America da parte di Cristoforo Colombo nel 1492d.C. si divide in alto medioevo, che va dal 476 al 1000 d.C., e basso medioevo, che va dal 1000 al 1496 d.C. Le chiese erano importanti centri di cultura medievali. Di conseguenza, anche la musica occupava un posto di rilievo in esse. la forma dell’ edificio era stata studiata apposta in modo tale da far sentire la musica in tutta la chiesa. Cantavano i monaci seduti sul coro, posizionato sull'abside dietro l'altare. La caratteristica essenziale di questi monaci era quella di essere bravi cantori e soprattutto dovevano avere una buona memoria poiché la musica non era scritta, ma veniva trasmessa oralmente. Papa Gregorio VII (VII-VIII sec.) stabilì, con la sua opera riformatoria, che i cristiani di tutto il mondo dovevano celebrare le stesse feste e celebrare anche la stessa messa. Per cui schiere di amanuensi dovettero darsi da fare per immensi testi, compresi i canti che dovevano essere gli stessi per tutti. Questi vennero chiamati canti gregoriani e, come prima, venivano imparati a memoria dai monaci. Uno dei problemi fondamentali era però quello di trascrivere la “musicalità” stessa dei brani, infatti non esisteva ancora un sistema di trascrizione della musica. Allora incominciarono a comparire sopra le parole dei semplici segni che indicavano l'alzarsi e l'abbassarsi della voce: questi segni vennero chiamati neumi. In seguito comparve una linea che li delimitava: se questi erano posti al disopra la voce era alta, mentre se erano posti al disotto la voce era bassa. e quando i neumi dovevano essere più bassi o più alti degli altri? Allora iniziano a comparire più righe (massimo sei). I manoscritti, comunque, non si limitavano solo a scrivere la musica, ma erano anche abbelliti da raffinate e complicate miniature. Si arriva così al 1200-1300 in cui viene creata una notazione musicale simile alla nostra. Una delle differenze era però l'uso delle note quadrate: per coloro che le trascrivevano, infatti, era più comodo disegnare una nota quadrata che rotonda. Una delle novità della musica medievale sono gli esperimenti dei musicisti di suonare più melodie assieme per esempio suonando contemporaneamente con la bocca due flauti: la polifonia. Di solito la cornamusa, uno strumento di origine araba, eseguiva una nota fissa che accompagnava tutta la melodia. In seguito vennero elaborati dei principi da parte dei compositori della cattedrale di Notredame e di Parigi che permettevano di eseguire una polifonia più raffinata e più melodica. La musica era suonata anche nell'interno dei castelli. A volte sugli spalti c'erano fanciulle che cantavano e ballavano, allietando la vita di corte. Momenti di musica erano ad esempio l'incoronazione, i matrimoni e i banchetti. I cantori, all'interno delle corti, mettevano al centro delle loro musiche l'amore. Durante le danze, la musica era suonata in particolare con trombe lunghe, d'ottone e in legno ad ancia. Il più famoso compositore di balli era Giuseppe Landino, cieco dalla nascita e musico ufficiale della città di Firenze. La musica era suonata anche nelle strade, benché fosse più legata alla segnalazione. Infatti era suonata, ad esempio, quando si proclamavano editti, nelle processioni e nel cammino dei carcerati. Esistevano anche le confraternite laudesi il sui scopo era quello di raccontare i vangeli in volgare e non in latino per farsi capire ed essere efficaci. cantavano laude raccontando di solito i fatti della vita di Gesù. Poi si fermavano e, una volta assegnate le parti, recitavano per le strade degli piccoli "spettacoli teatrali". Anche durante la guerra la musica, quella delle trombe, era suonata. Gli strumenti principali erano l'olifante, la viella, il liuto, la ribeca e il corno (usato anche come flauto).
NICOLA ROTOLO IH
Alice 1A
Questa, come ultima musica del medioevo, la trovo molto soave. L'inserimento improvviso delle voci femminili è bellissimo. arrivano poi anche le voci maschili che si contrappongono, ma insieme sono veramente molto belle.
stupenda,ma direi che quella che mi ha veramente appassionato è Kalenda maya.che ritmo!
semplicemente unica forse la più bella.l'inserimento prime delle voci femminili e poi maschili rende la melodia ancora più piacevole e intrigante.
Admasu aloise IH
in questa melodia le voci contribuiscono a rendere più bello il suono prodotto.infatti penso che siano le voci stesse la bellezza della melodia ma anche gli strumenti, il tutto è molto allegro.
in questa melodia le voci contribuiscono a rendere più bello il suono prodotto.infatti penso che siano le voci stesse la bellezza della melodia ma anche gli strumenti, il tutto è molto allegro.
VIRGINIA PES 2A
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