domenica 24 marzo 2013

IL MEDIOEVO VII : FRANCESCO LANDINI

Fu un celebre compositore e poeta dell’Ars Nova fiorentina. Nacque a Fiesole intorno al 1330 e fu soprannominato in diversi modi: Magister Franciscus Caecvus, Cecco dei ciechi o ancora il Cieco degli organi. Suo padre, Jacopo del Casentino era un pittore, e il giovinetto fu introdotto alla pittura prima di dedicarsi completamente alla musica. Sembra suonasse magistralmente l’organo, ma anche il liuto, la chitarra e il flauto. Sulla sua pietra tombale, in San Lorenzo a Firenze il compositore è rappresentato con il suo piccolo organo. Aveva qualità di eccellente improvvisatore e di organista che gli valsero una corona di lauro ricevuta dal re di Cipro a Venezia. Interessante osservare che nella giuria che dono la corona di lauro vi era Francesco Pettarca. Esercitò la sua attività di organista nella chiesa di San Lorenzo a Firenze e nel 1375, ottennne anche un incarico a San giovanni. Morì a Firenze il 2 settembre 1397. Tanto era amato che anche Dante lo citò nella divina commedia. Landino fu al tempo stesso musicista e poeta. E’ autore di 154 opere a due e a tre voci dove cura con meticolosa perizia la declamazione e l’ornamentazione del testo poetico comprerndente numerosi melismi. I suoi Madrigali sono composti nel modo del mottetto francese. Inoltre è il creratore della Ballata italiana che ha concepito a due e a tre voci invece di una sola. E’ da notare che nei brani a tre voci la parte superiore è quella cantata mentre nelle inferiori richiede una traduzione strumentale. Appare come il miglior rappresentante dell’Ars Nova italiana e come il principale rappresentante dello stile fiorentino del Trecento.
 

IL MEDIOEVO VII : I TROVIERI

IL MEDIOEVO, I TROVIERI: Gautier de Coincy                                                                                                                       Gautier de Coincy nasce appunto a Coinci, villaggio tra Soissons e Chateau-Thierry. Nel 1193 diventa monaco di Saint-Meinard de Soissons e nel 1214 è nominato priore di Vic-sur-Aisne fino a diventare, nel 1233 priore di Soissons dove muore nel 1236. E’ certamente uno dei più grandi poeti e Trovieri francesi, autore ci Chansons e Rappresentazione di Miracoli, come il famoso “Les miracles de Nostre Dame” da cui il presente brano è tratto. Nel corso di dieci anni, invia i suoi manoscritti all’amico Robert de Dives, priore di Saint-Blaise de Noyon, che li faceva ricopiare e miniare. Muore lasciando una opera di 30.000 versi.
I suoi importanti lavori sono:
• Les Miracles de Nostre Dame (I miracoli di Notre-Dame)
• Le Miracle de Théophile, ou comment Théophile vint à la pénitence (Il miracolo di Theophilo, o come Theophilo arriva alla penitenza)
• Les Chansons à la Vierge (Canzoni alla Vergine)
• La Vie de sainte Cristine (La Vita di santa Cristina)
I Trovieri sono dei poeti e compositori che provengono dalla nobiltà o dalla borghesia della Francia in lingua d’oil (loro precursori, i Trovatori, provenivano invece esclusivamente dalla nobiltà)